
Due spunti di riflessione interessanti, questa mattina, su Facebook.
Il primo stimolato dal post di Gianfranco Marini, su Docenti Virtuali, nel quale è condivisa una presentazione di Simone Aliprandi dal titolo "Il diritto d'autore sui social media";
il secondo suggerito dal post del DS Antonio Fini nel quale sono raffigurati i "Dieci punti per l’uso dei dispositivi mobili a scuola" . Il punto 10 è, secondo me, l'anello di congiunzione tra i due argomenti: "10. Educare alla cittadinanza digitale è un dovere per la scuola. Formare i futuri cittadini della società della conoscenza significa educare alla partecipazione responsabile, all’uso critico delle tecnologie, alla consapevolezza e alla costruzione delle proprie competenze in un mondo sempre più connesso".
Bene, facendo riferimento alla mia esperienza personale, come docente, come formatore e come AD, non posso che accogliere favorevolmente i contenuti di entrambe le letture ma sono consapevole che il lavoro da fare è enorme e che si divide su due fronti principali: i ragazzi ed il personale scolastico.
I primi perchè, pur chiamati da sempre "nativi digitali", di digitale sanno ben poco; i secondi perchè, spesso e molti per forma mentis, trovano difficoltà nell'approccio con una scuola diversa, innovativa e digitale.
Ovviamente parlo di buona parte dei miei colleghi ma so che non sono sola a condividere questa realtà.
Quello che mi preoccupa di più sono i ragazzi perchè non sono tutti uguali, non appartengono tutti alla stessa classe sociale, non hanno tutti gli stessi mezzi, la stessa cultura, la stessa educazione, gli stessi valori, gli stessi sogni...Io potrei anche riuscire a far comprendere alla mia alunna di 12 anni che fotografarsi ovunque, compreso nel bagno della scuola, ed inviare il proprio selfie agli amici è un gesto che presuppone delle conseguenze...ma come farlo capire alla mamma che sembra la sorella o mia figlia e che mi dice "...ma perchè professoressa non è bella? Vaddasse che occhi e che corpo!"...è successo, mi è successo e la ragazza, ogni giorno, uscita da scuola, torna a casa dalla sua famiglia, nel suo quartiere, nella sua realtà!!!
Educare alla cittadinanza digitale è giusto, giustissimo, una priorità sociale...ma bisogna farlo a 360° e cominciare proprio dalle famiglie perchè solo così sarà possibile creare sinergia con l' azione educativa della scuola.